Luisa Bergalli - Componimenti poetici delle pił illustri rimatrici di ogni secolo

I Componimenti poetici, usciti a Venezia nel 1726 e da allora mai più pubblicati, sono la prima antologia della poesia femminile voluta e realizzata da una donna. Un vero e proprio gesto inaugurale che suggerisce un nuovo canone di lettura.

 

Presentazione

Mi piace festeggiare con questo libro i vent’anni di attività della Eidos, da me fondata nel 1987 per documentare le presenze femminili più significative della pittura italiana contemporanea. Con la pubblicazione de “Il merito delle donne”, abbiamo aperto alle letterate venete del passato. Possiamo ricordare con orgoglio la pubblicazione delle due antologie di scrittrici e pittrici veneto: “Le stanze ritrovate” e “Le tele svelate”.
I “Componimenti poetici” curati da Luisa Bergalli, usciti a Venezia nel 1726, da allora non sono mai più stati ristampati. Ed ecco che ben duecentocinquatatre poetesse si uniscono a coloro che in questi anni abbiamo cercato di far rivivere.
Per una piccola e non certo ricca casa editrice, non sarebbe stato possibile svolgere tutto questo lavoro, se non vi fossero stati l’entusiasmo e l’adesione generosa di tante persone che qui non mi è possibile nominare una per una, ma che ricordo tutte e alle quali va il mio ringraziamento affettuoso.

Vittoria Surian

 

Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d’ogni secolo raccolti da Luisa BERGALLIVenezia 1726, nota critica e bio-bibliografica di Adriana Chemello, Editrice Eidos, Mirano-Venezia, Dicembre 2006, copia anastatica con tiratura di 500 copie numerate, pp 608 (pp. 292 I° vol; pp.268, 2° vol., appendice),ill., Euro 21,00

PROMOZIONE: fino all’8 marzo 2007, versando solo 50 (cinquanta euro) riceverete tre copie dei “Componimenti”.

Per ordinare: 041 430697;  e-mail surian@editrice-eidos.com. L’ordine sarà spedito, dopo l’avvenuto pagamento a: Levorato Vittorina, C/c n. 0740001892H, Cin: Y, Banca: Cassa di Risparmio di Venezia, Filiale: Agenzia Mirano, ABI: 06345, CAB: 36190

 

Biografia

Luisa Bergalli poetessa, drammaturga, traduttrice e critica letteraria, nasce a Venezia il 16 aprile 1703 dal piemontese Giovan Giacomo Bergalli e da Diana Ingalli, cittadina veneziana. Ha buoni maestri nell’apprendimento della lingua italiana e latina ed Apostolo Zeno le apre la sua biblioteca, le è prodigo di consigli ed attento revisore delle prime prove drammaturgiche. La familiarita’ con le sorelle Carriera, attestata nella corrispondenza con Zeno, lascia supporre che sia stata introdotta all’arte della pittura frequentando la bottega di Rosalba Carriera, rinomata pittrice veneziana del tempo.
Il suo battesimo letterario avviene nel 1725 quando sul palcoscenico del teatro San Moisè viene rappresentato il suo melodramma, Agide re di Sparta, musicato da Giovanni Porta, e proposto alla direzione del teatro con un abile escamotage da Apostolo Zeno, che all’indomani della recita segnala con entusiasmo il talento della giovane promessa sul «Giornale de’ letterati d’Italia». L’anno successivo pubblica I componimenti poetici delle più illustri rimatrici d’ogni secolo, la prima antologia della poesia femminile voluta e realizzata da una donna. Seguendo una cronologia indicativa ma flessibile, l’attività creativa di Luisa Bergalli sperimenta diversi generi teatrali: il melodramma Elenia nel 1730, rappresentato al Teatro Sant’Angelo con musica di Tommaso Albinoni; l’oratorio Eleazaro nel 1739, con musica di Giuseppe Bonno. Nel 1728 compone la tragedia Teba e, due anni dopo, scrive Le avventure del poeta, una commedia originale sia sul piano formale che tematico, affidando al testo qualche discreto sigillo autobiografico. L’appassionata frequentazione del teatro la impegna in una intensa attività traduttoria dal teatro terenziano, poi confluita nel volume Le commedie di Terenzio tradotte in verso sciolto da Luisa Bergalli fra gli arcadi Irminda Partenide, pubblicate a Venezia nel 1733. La pratica poetica la accompagna per tutta la vita come mostrano i numerosi componimenti d’occasione e i sonetti encomiastici inseriti nel secondo tomo dei Componimenti poetici. È suo il merito di aver ristampato nel 1738 le Rime di Gaspara Stampa, dopo aver curato, due anni prima, l’edizione a stampa delle Rime di Antonio Sforza, suo maestro. Tra le raccolte d’occasione vanno ricordate le Rime di donne illustri a sua eccellenza Caterina Dolfin cavaliera e procuratessa Tron, da lei curate nel 1773.
Dal matrimonio con Gasparo Gozzi, nel luglio del 1738, nascono ben cinque figli. Ma non è un matrimonio felice per Luisa, a causa dei dissesti economici della famiglia Gozzi. Si impegna così sempre di più in un’intensa attività traduttoria, che le consente di sbarcare il lunario. Nel biennio 1746-48 tenta con il marito la gestione del teatro Sant’Angelo di Venezia ma è un fallimento completo. Collabora con qualche traduzione all’antologia del Teatro ebraico e nel 1756 traduce Le Amazzoni di Madame Du Boccage.
Abbandonata dal marito, invaghitosi di una giovane crestaia, Jeanne Sara Cénet, muore a Venezia, di morbo nero, il 18 luglio 1779. (A.C.)

 

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Esempi:


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