Laura Castagno Questo volume presenta una selezione di opere e di "carte piegate e dipinte" di Laura Castagno. In esse, scrive Giovanni M. Accame "vi sono due aspetti integrati e determinanti: le premesse di una pratica che si evolve fino ai nostri giorni e le radici di una pił ampia esperienza di approfondimenti culturali non solo di stretta pertinenza artistica". La concettualitą e la pratica del piegare predispone alla scultura, come resa tridimensionale della superficie, e all'installazione cui l'artista precocemente si dedica, come il dipingere č articolare coi colori un discorso per segni visivi. Gioiose opere di geometrie accennate, che Munari e Lohse amavano, ritmi e colori che alludono ai grandi temi di armonia e chiarezza che attraversano il Novecento. Segni/moduli quadrati, rettangolari o poliformi, iterati, espansi verso lo spazio esterno del foglio e della stanza, su carte di grande o minuta dimensione: al di lą del loro alto valore estetico e di poesia, si pongono sempre come liberi frammenti di un universo di segni e di senso che, con il gioco sapiente della piegatura e talvolta del taglio, indicano la tridimensionalitą senza affrontarla compiutamente. Se non nelle precoci opere d'ambiente e nelle opere cibernetiche e di utopia urbana degli stessi anni sessanta.
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