Maria Lai - Elisa Montessori - Marina Sasso |
Riccarda
Pagnozzato "Vestire simulacri" è l'ultima tappa, nel tempo, di una ricerca che da anni ha impegnato l'autrice di questo "poker" e l'ha portata a scavare - quasi un lavoro di archeologia - nelle chiese veneziane per ritrovare, fotografare e documentare l'esistenza delle antiche "madonne da vestire". A questa appassionata ricerca non poteva non subentrare la Pagnozzato artista che, usando su alcune immagini il fotomontaggio e il computer, ha realizzato le dodici foto a colori che formano questo volume: potenti evocazioni di antiche immagini di origine pagana unite a stilemi dell'arte espressionista. Il "poker", curato interamente da Riccarda Pagnozzato, è completato da uno scritto corredato di alcune foto documentative e suggerisce un itinerario che permette di visitare i luoghi dove attualmente si trovano le effigi.
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Maria Lai
- La protagonista della favola di Salvatore Cambosu, alla quale Maria Lai si è ispirata per realizzare il suo racconto grafico, si chiama Maria Pietra. Diceva Arturo Martini - del quale Lai è stata allieva - che in natura le pietre sono le forme più belle e rassicuranti; il significato di diventare pietra è quindi quello di porsi oltre il tempo; infatti Cambosu in Cuore-mio rivela la sua ricerca del primordiale. Le favole, si sa, sono la saggezza antica tramandataci: ed è attraverso una favola che gli autori di questo "poker" ci parlano dell'arte, che risponde ad una voce immersa nel profondo di ogni essere umano.
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Elisa Montessori
Il binomio Elisa Montessori - Dorothy Parker sottintende la verità nascosta dell'ironia e dell'autoironia, la spietatezza e la lucidità del linguaggio poetico con il graffio del segno e la delicatezza del colore: ricerche di una geografia sentimentale e appassionata. La vena di Dorothy è acuta, impietosa e triste, elegante e sprezzante, sottile e malinconica; il legame che si instaura nel disegno "laterale" di Elisa Montessori è di natura mimetica e paradossale. Il suo segno è incisivo e allo stesso tempo fuggevole, il colore acquatico e velato. Il rinvio reciproco genera un'amicizia.
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Marina
Sasso Il tempo che scandisce la vita, le variazioni del divenire, il ritmo che disegna uno spazio attraversato da un segno di luce, sono una costante nel lavoro di Marina Sasso, scultrice e incisore. Le pagine di questo libro raccontano la consonanza con l'immaginario che le parole di M. Cvetaeva esprimono, mentre rispecchiano l'emozione suscitata dalla loro lettura. "…Ridurre in schiavitù il visibile perché serva l'invisibile…" scrive la Cvetaeva ne "Il poeta e il tempo" e l'arte rende visibile ciò che visibile non è. Di qui la concretezza dell'immagine, la costruzione di queste pagine pensando alla scultura, ai materiali che ne costituiscono la forma e il colore, al ritmo largo come il frangersi dell'onda.
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![]() Mirano (Venezia) - Tel/fax 041 430697 e-mail: surian@editrice-eidos.com
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