Poker d'Arte - 3: Andreina Bertelli - Giovanna Gentilini -
Nicoletta Moncalieri - Alberta Pellacani

 

Andreina Bertelli

Andreina Bertelli

a cura di Vittoria Surian

"Dopo Auschwitz possiamo scrivere solo con parole ferite" dice E. Jabés o dipingere da una soglia di dolore, talora di estraniamento.

Ciò che accomuna le due artiste: Andreina Bertelli nell'atto del dipingere, Lisabetta Serra nella scrittura dei suoi versi è una "disperata speranza" nell'essere umano, in una possibilità di redenzione dal male. Bertelli la esprime con una adesione sofferta a modelli classici, quasi in una ricerca delle origini e con un linguaggio pittorico che ripudia l'arte informale per un bisogno di forte adesione al dolore della vita. Serra con versi nitidi, talora franti per l'ansia del dire, potrebbe iscriversi in una linea che, discendendo da Saba, si allarga a una vena narrativa focalizzata soprattutto sul rapporto con l'altro.

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giovanna gentilini

Giovanna Gentilini

a cura di Vittoria Surian

about the fast food body

"Aveva fatto qualcosa che suo padre aveva disapprovato, sebbene nessuno più rammentasse che cosa. Il padre l'aveva trascinata sulla scogliera e gettata in mare." Così inizia il racconto popolare "La Donna Scheletro" in Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés, riportato in questo volume. E invece si rammenta, poichè è scritta nei testi sacri, la ragione per la quale Dio cacciò Eva e Adamo dall'Eden. Da quel lontanissimo giorno i padri considerarono il corpo della donna luogo di contaminazione e perdizione. Nella moderna società occidentale, la cui sopravvivenza si basa sul consumo più veloce possibile dei beni, anche il corpo diviene "oggetto" di mercificazione. I corpi di donne e bambini, considerati merce d'uso, sono venduti e comprati. Sradicare il corpo della donna dalla sua originaria sensualità e sessualità, che è, anche , la sua potenza generativa, ha contribuito a farne un oggetto e, come fosse cosa, lo si divora e poi si butta. Occorre che i padri superino la paura, si riscattino con un atto di amore e di riparazione, e riconsegnino alla donna la sua integrità di anima e corpo, e solo così, ripercorrendo a ritroso una genealogia femminile, che conduce ai culti della Grande Dea Madre del Mediterraneo, si potrà riscoprire nel corpo della donna il luogo della sapienza.

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nicoletta moncalieri

Nicoletta Moncalieri

a cura di Vittoria Surian

Nicoletta Moncalieri opera una riflessione sul linguaggio lirico portando su di un piano concettuale la varietà delle rappresentazioni, in un procedimento a sorpresa in bilico tra percezione e paradosso. Da ogni pagina del libro emerge un racconto a sé, che si lega in divenire alle pagine seguenti raccogliendo durante il suo sviluppo istanti di poesia di Anna Cascella Luciani, il cui gioco tonale, tra leggerezza e attristamento, si svela in cristalli di pura forma.

La Eidos ringrazia per la gentile collaborazione Maria-Luisa Minio-Paluello

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alberta pellacani

Alberta Pellacani

a cura di Vittoria Surian

il peso del vuoto

Sguardi come luoghi di confine tra il Sé e il mondo. Immersi nell'occidente ragazzi e ragazze, veri principi e principesse di questo tempo, a questa latitudine, si nutrono di niente per sentire di esistere, si affamano guardando alla morte ma pensando alla vita, finché la determinazione degli affetti le affida a una clinica specializzata. Lì le ho incontrate, appese a un filo. La poesia di Isabella Scalfaro riflette caparbia sulla condizione umana, sul suo enigma, sulla sua indicibilità. Così le parole lievi del disinganno assecondano la pressante inesorabile inquietudine, nella pena di vivere nello sforzo d'esistere e nell'azzardo d'uno scambio d'affetto, rivelata dagli sguardi di adolescenti dall'identità lacerata, i cui brandelli rischiano di ricomporsi come nei disegni, graffi di pensieri, in trame inestricabili o di assoluta assenza.

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